Argumentuum 1 : Il Male
Molte cose si sono dette riguardo il male, non è nostra intenzione essere esaustivi piuttosto forniremo, nei limiti delle nostre capacità vari spunti di riflessione.
Il male è associato alla cattiveria, all’odio, all’infero. Cattivo ha origine dalla parola latina captivus cioè prigioniero, incatenato; Il cattivo è colui che è prigioniero del male, schiavo di una volontà il più delle volte considerata malsana e dannosa.Q UESTA VOLONTà si impossessa della vostra personalità, vi adopera come marionette usa la vostra voce scruta con i vostri occhi vi illude con false spinte di libertà mentre rimanete chiusi ermeticamente in voi stessi. La rabbia , il rancore, la vendetta, la presunzione, l’inganno , l’egoismo, l’indifferenza.
Ecco cos’è il male , ecco cos’è l’oscurità che vive in ognuno di noi:si perde molto più tempo ad affermare e ad identificare il concetto di male e di bene in entità esistenti oppure meno (ognuno crede a ciò che vuole liberamente ) quando invece la verità rimane racchiusa in noi(come sempre del resto).
Non credo che nessuno di noi non abbia mai provato,anche per un solo istante , un senso di rabbia sotto forma di rancore, vendetta o altro ancora.L’esperienza dell’egoismo accompagna sempre l’uomo in ogni fase della sua vita, tanto che sembra che essa oscilli sempre tra due momenti estremi, uno di grande fomentazione dell’ego, l’altro di apertura verso l’altro e la sua vita.
La differenza sta nell’alimentare o meno queste sensazioni.
Alimentare l’ego con cibi troppo calorici, quali narcisimo, avidità, anche cultura se priva di un fine, significa rendersi schiavi di se stessi…non c’è MALE più grande di questo.
Anche il Bene può essere male.Immaginate un mondo senza prevaricazione, senza il minimo senzo di dialettica(sana dialettica!) senza la benchè minima possibilità di trovare un nemico…anzi un avversario(da ad versum muoversi contro, condizione necesarria affinchè vengano superati gli ostacoli è trovare gli ostacoli!).
Dunque a una visione bipolare noi affermiamo con forza il centro.Al bianco e al Nero noi sostituiamo l’arcobaleno,legame tra l’uomo e le sue scelte.
I Beni, nessuno riesce ad ottenerli
rapidamente,mentre non passa giorno
senza che ognuno di noi sia bersagliato
dai mali.
ESOPO
Lucia.
“Esiste il male perchè esiste il bene”(S.Paolo).Il male e il bene sono due elementi dicotomici di cui l’uomo(in non tutti i casi preposti) valuta e discerne nel pieno possesso del proprio libero arbitrio.Il male come naturale o innaturale (dipende dai punti di vista)contrapposizione ad un elemento nato non per volontà dell’uomo (ma da Dio),ma dall’uomo accettato in virtù appunto del libero arbitrio per il suo sostanzioso legame stretto che si crea con chi ha creato questo elemento(bene).Quindi a mio modesto (soprattutto discutibile) avviso il male è solo il fraintendimento del bene e quindi il rifiuto dell’afflato benefico trascendetale che lo stesso bene in sè dona.
bene kris mi fa piacere sentire finalmente la tua bellissima opinione, sono daccordo per quanto riguarda i sistemi trascendenti che il Male è abnegazione del Bene…ma il male e il bene, in una visione umana dico?si può parlare della loro assolutezza???
NO, non credo che una persona sia del tutto buona, del tutto bianca. credo che se esistesse una simile persona, essa sarebbe perfetta (nessuno è perfetto), quindi sarebbe Dio, che (in termini filosofici) è l’entità puramente benigna. lo stesso vale per la malvagità, se uno fosse pienamente malvagio, esso non sarebbe umano, anche perchè non credo che nell’arco di una vita, una persona possa fare solamente azioni maligne.
il bene in se non si può giudicare con il nostro metro(errante,incostante e illimitato) di giudizio,si può solamente farlo proprio o donarlo perchè non è stato creato da noi quindi non quantificabile, ma è assoluto perchè creato da Dio (essere onnipotente è illimitato).Il male viceversa si può giudicare in virtù del fatto che è stato scelto dall’uomo come possibilità al bene,è quantificabile ma non assoluto(proprio perchè chi lo dona o lo fa proprio non è assoluto).E’ come dire ad una goccia di parlare dell’oceano
ma io direi spostiamo il centro, si giustamente l’uomo non è nè buone nè cattivo e parimenti come dice kris il bene si dona mentre il male si giudica va benissimo in qunato lìuomo è stato creato con la possibilità di fare del bene. MI vien da dire ma al libertà umana in tutto questo? mi spiego può un uomo essere giudicato in virtu del male(relativo) o del bene (relativo) che ha fatto?analogamente cosa si può dire del bene? è buona un’azione che prima o poi, presto o tardi, fa sorgere il male, pur avete come suo effetto immediato un beneficio?e lo stesso dicasi per il male
Senza il male non esisterebbe nemmeno il bene..
Ciao.
La bilancia dell’uomo pende da due lati:
da una parte abbiamo il bene e da una parte il male, affinchè possa essere mantentuto un equilbrio tale da permetterci di vivere serenamente e di affrontare in equal misura le sfide della vita è necessario dare il giusto peso ai due piatti della bilancia.
IL BENE (seconodo me) e ciò che apprendiamo dalla nascita e ci forma: l’amore( dato e ricevuto) in ogni sua forma conosciuta
Il MALE e soggettivo e ognuno lo impara a suo modo durante il proprio cammino nella vita…RABBIA, RANCORE, VENDETTA, EGOISMO ecc..Questo è il male,
Alla fine ciò che ci distingue è la scelta.
luce ed ombra sono realtà discutibili dipende dai punti dai quali li si guarda. Il male in sè possiede il suo rovescio (il bene) e viceversa. Noi abbiamo la possibilità di mantenere l’equilibrio di questa medaglia. E’ la nostra mente, in definitiva, a distorcere e trasformare questa regola. E’ come dire che sistole è buono e diastole è cattivo… sarebbe una assurdità. La mente, le azioni intreprese dettano il loro peso ed influenza nella nostra vita.
a questo punto la domanda è quale azione è buona e quale azione è cattiva?
è come dire cos’è giusto?
Non si può dire! ognuno di se interpreta l’azione in base alla sua mente, ad esempio se un’individuo pensa che uccidere una persona sia giusto, e un’altro pensa l’inverso, come si può definire l’azione compiuta se al mondo ci fossero solo quelle due persone?
tutte e due le persone continuerebbero a negare l’affermazione dell’altro in infinito!
un esempio:
La Franzoni è stata etichettata come malvagia! magari c’è qualcuno dei suoi amici che continua a credere nella sua innocenza e che lei non sia malvagia come gli altri dicono. in sostanza, la Franzoni non sarà mai del tutto malvagia fino a che ci sarà qualcuno che continuerà a credere nella sua innocenza!
(non credo ci sia una persona del genere)
La bontà o la cattiveria di un’azione è data dal sentimento che pervade colui che la compie.Come dire l’uomo buono compie le opere buone,l’uomo cattivo compie le opere cattive.Certo come ho scritto prima non è detto che un uomo che è cosciente,anche se cattivo possa e debba compiere solo opere cattive.Esiste la redenzione a posta!Solo gli psicopatici sono lontani da questa possibilità di redenzione,appunto perchè da uomini che compiono opere o azioni cattive difficilmente si redimono essendo malati psichici
Io non parlerò del male in termini di assoluto, perchè non ne sarei capace. Per me si manifesta in forme e con condizioni diverse: una situazione può contenere del male, una persona può essere malvagia, una mia azione può essere cattiva, tuttavia una situazione, una persona e una mia azione possono risultare benevoli per altri motivi. Penso che la soggettività sia molto importante quando parliamo del male e che bisogna sforzarsi nel comprendere in che modo noi abbiamo a che fare con esso domandadosi non “cosa è il male?” ma “che cos’è per me il male?”.
io la punterei, per maggiore utilità sul considerare il male come la violazione di un insieme di valori più o meno condivisi…è male uccidere, pochi lo negheranno; mentre esiste ed è vero la stretta soggettività quando ci riferiamo a situazioni più ne lquotidiano…è male bere vino? fa male troppo ma non un pochino eheh
cofnermo la virtù è nel mezzo
concordo pienamente sulla tua ultima frase, ma è vera come hai detto tu quotidianamente, se si parla di argomenti universali bisognerebbe discuterne tantissimo, questo succede in politica.
gran parte dell’italia pensa che la destra sia la retta via, e praticamente la stessa quantità d’Italia pensa l’opposto cioè che la sinistra sia invece la migliore strada da prendere. se un popolo diviso in due da due idee, due cognizioni di vita o due partiti diversi che bisogna fare per stabilire il male o il bene? trovare una via di mezzo? o apllicare la legge del piu forte prendendo la parte del bene con la violenza?
ti rispondo semplicemetne dicendo che il popolo italiano non dovrebbe pensare alle idee ma alla concretizzazione di essa…cioè l’euilibrio no nva cercato tra le idee(errore che si commette a desempio con DESTRA E SINISTRA)..l’equlibrio si cerca tra enti opposti, idea-materia, e quindi come dicevo va cercato nell’applicazione delle idee…
Siamo d’accordo con C., ciò che ci distingue è la scelta. Guardate l’Innominato.
Ricordate la notte della sua conversione nei “Promessi Sposi”: dopo una vita di male, in un istante si è convertito. Certo, per merito di una donna, Lucia.
Ragazzi, non era una donna qualunque. Quel Renzo, coi capponi in mano, se l’è meritata!
Sabrina e Monica
Noi siamo come un pendolo che oscilla tra il bene e il male. Non credo che si nasca buoni e che la vita con le sue vicissitudini ci porti a diventare, necessariamente, cattivi o a imparare l’esistenza del male. Dal mio punto di vista, la lotta per l’esistenza ci ha costretti a mostrare entrambi i lati: buoni al fine della procreazione, cattivi al fine della sopravvivenza. Io sto pensando in questo momento ai primi ominidi, non all’Homo sapiens di oggi. Parlare di bene e di male in una società in cui questi contrapposti concetti sono esasperati mi risulta estremamente difficile… Meglio per me tornare alle origini.
Sabrina
eh effettivamente l’origine…però se è vero anche quello che dici anche nell’origine si nasconde un’ambiguità(dovuta alle scelte ^^)
Certamente, P., solo che non riesco a parlare del bene e del male in termini religiosi, troppo complesso come tema per me… Voglio dire, mi limito a parlare di quello che, intuitivamente, riesco a capire. Il bene e il male nella religione e nella filosofia è un tema già affrontato da voi, nei vostri commenti. Volevo mettere anche un punto di vista differente, senza necessariamente ricorrere alla fede, che rimane comunque uno dei capisaldi della nostra formazione culturale e un punto fondamentale del nostro essere uomini e donne, del nostro vivere quotidiano, ma di cui non so dire molto… Però, mi piace leggervi!
Ciao! Sempre molto frequentato questo blog, si ampliano le conoscenze!
Sabrina
Questo argomento proposto, è, a mio parere, uno dei piu complicati nella storia dell’umanità. fin dalle origini dell’uomo, in ogni era del passato, in ogni parte del mondo, oggi nel presente e sicuramente anche in futuro ci saranno discussioni su questo importantissimo tema. filosofi, pensatori, studiosi, scienziati, politici, religiosi hanno ponderato su l’obbiettivo di trovare risposta a questa domanda: Qual’è il bene e quale il male?
tantissimi ci hanno provato e molto pochi (probabilmente nessuno) ci sono nessuno.
Complimenti per il blog, qui dentro si respira pace e tranquillità, tornerò a leggervi.
un saluto
Pimpinella
Sono d’accordo: qui tira sempre un’aria felice, di sole e… di pace. Si punta alla bellezza, alle cose genuine, alla simpatia e alla semplicità, ai rapporti umani e alla voglia di parlare. Bravi, davvero. Bravi.
Sabrina